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CHIESA
DI SAN
FRANCESCO
DELLA PACE

La chiesa di San Francesco della Pace appartiene all’Università dei Muratori Scalpellini e Arti Congeneri. Questo piccolo tempio fa parte della ritualità essenziale della Festa dei Ceri (di cui l’Università è depositaria): qui vengono eletti i Capitani della Festa e sono custodite le statuette dei santi Ubaldo, Giorgio e Antonio che vengono poste sulla sommità dei Ceri stessi.

La chiesa fu costruita sopra la grotta dove visse la lupa ammansita da S. Francesco ed ebbe il titolo di S. Francesco della Pace quando, nel 1584, vi fu trasferita dalla Chiesa della Vittorina la pietra, ora mensa d’altare, sopra la quale S. Francesco tenne un sermone dopo l’ammansimento. Nella cripta conserva la pietra che ricopriva la tomba della lupa. Alla chiesa si accede attraverso un pregevole portale in pietra palombina con architrave che reca la scritta dedicatoria DEO PACEM LARGITORI, FRANCISCO DICATUM (dedicato a Dio e a Francesco dispensatore di pace). Al centro in un ovale è scolpita l’immagine di una lupa.

La piccola chiesa a una navata è orientata ad Est. In una nicchia di fronte alla porta d’ingresso è posta una statua seicentesca in cartapesta raffigurante S. Francesco con la lupa. Sulla parete di fondo è posta la tela che rappresenta la Vergine con il Bambino e i santi Tommaso Apostolo, patrono dei muratori, S. Ubaldo patrono della città e dell’arte muraria e S. Francesco con la lupa. La tela è opera di Giovanni Michelini (Foligno 1604 – 1679).

Sulla parete di sinistra si possono ammirare le statuette dei tre santi (Ubaldo, Giorgio e Antonio) che vengono poste sui Ceri nella festa del 15 maggio. Il corridoio che conduce alla sacrestia e la quale ospita le statue dei santi e i Ceri Mezzani e Piccoli.

Nella cripta è conservata la pietra che ricopriva la tomba della lupa, reperto altomedievale, dove è scolpita una singolare, bella croce. Fu trovata nel 1873 poco distante dalla chiesa di san Francesco della Pace, ricopriva una tomba contenente uno scheletro di animale che il veterinario Giovanni Spinaci accertò essere di un lupo.

Nello stesso ambiente la scultura in cemento realizzata dall’artista eugubino Antonio Maria Rossi che rappresenta l’episodio dell’ammansimento del lupo. Da un piccolo ingresso sulla destra si può accedere alla grotta abitata dal lupo per circa due anni dopo l’incontro con S. Francesco.

La chiesa di San Francesco della Pace appartiene all’Università dei Muratori Scalpellini e Arti Congeneri. Questo piccolo tempio fa parte della ritualità essenziale della Festa dei Ceri (di cui l’Università è depositaria): qui vengono eletti i Capitani della Festa e sono custodite le statuette dei santi Ubaldo, Giorgio e Antonio che vengono poste sulla sommità dei Ceri stessi.

La chiesa fu costruita sopra la grotta dove visse la lupa ammansita da S. Francesco ed ebbe il titolo di S. Francesco della Pace quando, nel 1584, vi fu trasferita dalla Chiesa della Vittorina la pietra, ora mensa d’altare, sopra la quale S. Francesco tenne un sermone dopo l’ammansimento. Nella cripta conserva la pietra che ricopriva la tomba della lupa. Alla chiesa si accede attraverso un pregevole portale in pietra palombina con architrave che reca la scritta dedicatoria DEO PACEM LARGITORI, FRANCISCO DICATUM (dedicato a Dio e a Francesco dispensatore di pace). Al centro in un ovale è scolpita l’immagine di una lupa.

La piccola chiesa a una navata è orientata ad Est. In una nicchia di fronte alla porta d’ingresso è posta una statua seicentesca in cartapesta raffigurante S. Francesco con la lupa. Sulla parete di fondo è posta la tela che rappresenta la Vergine con il Bambino e i santi Tommaso Apostolo, patrono dei muratori, S. Ubaldo patrono della città e dell’arte muraria e S. Francesco con la lupa. La tela è opera di Giovanni Michelini (Foligno 1604 – 1679).

Sulla parete di sinistra si possono ammirare le statuette dei tre santi (Ubaldo, Giorgio e Antonio) che vengono poste sui Ceri nella festa del 15 maggio. Il corridoio che conduce alla sacrestia e la quale ospita le statue dei santi e i Ceri Mezzani e Piccoli.

Nella cripta è conservata la pietra che ricopriva la tomba della lupa, reperto altomedievale, dove è scolpita una singolare, bella croce. Fu trovata nel 1873 poco distante dalla chiesa di san Francesco della Pace, ricopriva una tomba contenente uno scheletro di animale che il veterinario Giovanni Spinaci accertò essere di un lupo.

Nello stesso ambiente la scultura in cemento realizzata dall’artista eugubino Antonio Maria Rossi che rappresenta l’episodio dell’ammansimento del lupo. Da un piccolo ingresso sulla destra si può accedere alla grotta abitata dal lupo per circa due anni dopo l’incontro con S. Francesco.